Sono Padre Joseph Kimu, un sacerdote diocesano, della Diocesi di Mangochi, in Malawi, una piccola nazione africana che conta poco più di 15 milioni di abitanti e di cui alcune persone in Italia non conoscono neppure l’esistenza.

I mass media riportano che il Malawi è uno fra i sette paesi più poveri al mondo, in cui l’aspettativa di vita media della gente è di soli 40 anni.

Io credo molto nel progetto Adozione a Distanza, io stesso sono frutto di un’adozione gestita a suo tempo da Mons. Alessandro Assolari.

Mons. Assolari trovò una famiglia povera di Aviatico, una cittadina in provincia di Bergamo, che si prese a carico le spese per la mia educazione e formazione scolastica, tramite l’invio di una parte della loro piccola pensione, fino al giorno in cui sono diventato sacerdote a 28 anni.

Un anno dopo la mia ordinazione sacerdotale, la mia famiglia adottiva mi ha pagato il biglietto aereo per andare in Italia. Non dimenticherò mai la commozione che ho provato quando ci siamo incontrati e abbracciati per la prima volta.

Io e loro in quell’occasione abbiamo pianto dalla gioia. Non si trattava di una ricca famiglia, ma di una anziana coppia che sacrificava ogni mese una parte della piccola pensione per aiutare un povero ragazzo in Africa ad andare a scuola.

Ancora oggi, a distanza di anni, ogni volta che vado in Italia non manco di fare una breve visita al cimitero dove sono sepolti e pregare. E’ solo un piccolo gesto per la grande riconoscenza che ho per loro per quanto hanno fatto per me.