A seguito delle numerose carestie e degli innumerevoli casi di morte per AIDS, il numero di bambini orfani o comunque in situazioni di grave difficoltà, è impressionante. Abbiamo quindi pensato che le adozioni a distanza potessero essere un valido strumento di aiuto.
Io stesso sono frutto di un’adozione a distanza, gestita a suo tempo da Mons. Alessandro Assolari. Mons. Assolari trovò una famiglia povera di Aviatico, una cittadina in provincia di Bergamo, che si prese a carico le spese per la mia educazione e formazione scolastica, tramite l’invio di una parte della loro piccola pensione, fino al giorno in cui sono diventato sacerdote a 28 anni.
Un anno dopo la mia ordinazione sacerdotale, la mia famiglia adottiva mi ha pagato il biglietto aereo per andare in Italia. Non dimenticherò mai la commozione che ho provato quando ci siamo incontrati e abbracciati per la prima volta.
Io e loro in quell’occasione abbiamo pianto dalla gioia. Non si trattava di una ricca famiglia, ma di una anziana coppia che sacrificava ogni mese una parte della piccola pensione per aiutare un povero ragazzo in Africa ad andare a scuola.
Ancora oggi, a distanza di anni, ogni volta che vado in Italia non manco di fare una breve visita al cimitero dove sono sepolti e pregare. E’ solo un piccolo gesto per la grande riconoscenza che ho per loro per quanto hanno fatto per me.
L’Adozione a Distanza di un bambino consiste nel provvedere alle necessità di un bambino che vive nel Malawi, a distanza, senza essere fisicamente con lui sul posto.
Un aspetto fondamentale è mantenerlo allo studio, con l'obiettivo di aiutarlo a sviluppare in sè la consapevolezza della sua dignità di uomo, dell’importanza del lavoro e del contributo che egli può dare alla crescita del suo paese.
Noi vogliamo aiutare tutti i bambini, senza riguardo alla loro religione di appartenenza. A colui che adotta un bambino viene data una scheda con la foto del bambino e altre informazioni, quali il nome, l'anno di nascita, se è orfano solo di un genitore o di entrambi, con chi vive, in quale villaggio abita, a quale religione appartiene e, eventualmente, quale classe frequenta a scuola. La retta annuale per un bambino è di 300 trecento) Euro, equivalenti a poco più di 0,80 Euro al giorno.