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Progetto " aiuto ai Disabili"

Marzo 2016

Il progetto disabili nato verso la fine del 2014 si propone di sensibilizzare comunità' e villaggi verso la condizione della disabilita' molto diffusa ma, per povertà' ed ignoranza, molto nascosta e trascurata... : spesso la persona disabile, incapace di rispondere da sola ai propri bisogni di base, rimane gran parte della giornata nel buio della propria capanna in attesa di qualcuno che l'aiutera' a lavarsi, vestirsi, alimentarsi, andare in bagno ecc.ecc. solo dopo aver assolto a quelle che sono considerate le ... priorità' per la quotidiana sopravvivenza ( rifornimento di acqua al pozzo, macina del grano al mulino, rifornimento di legna in montagna, lavoro nei campi ecc.ecc. ).
Al fine di assicurare alle persone disabili dei villaggi del Malawi il diritto alla salute e ad una vita dignitosa tutti ed ognuno dobbiamo fare la nostra parte... ( il famigliare, il parente, l'amico, il vicino di casa, il volontario, il capovillaggio...).
Il nostro programma consiste nel garantire un incontro mensile con quello che e' l'unico fisioterapista del distretto di Mangochi il quale si e' reso disponibile, con il solo pagamento del gasolio per il trasporto, a raggiungere una volta alla settimana la nostra sede a Namwera, per istruire i famigliari/ care givers sugli specifici esercizi di fisioterapia che dovranno poi essere continuati giornalmente e con regolarità' a domicilio ; a seconda dei casi il gruppo si

preoccupa di acquistare presidi particolari quali carrozzine, tricicli, deambulatori, sedie ad angolo, stampelle, cuscini ecc.ecc. (alcuni, i più' semplici, fatti fare ed acquistati da carpentieri ed artigiani di Namwera cosi' da incrementare l'economia locale, altri, i più complessi, a Blantyre, citta' a circa 3 ore e mezza di macchina da Namwera). Tali ausili favoriscono piccoli ma importanti cambiamenti posturali e funzionali e permettono un netto miglioramento della qualità' di vita della persona disabile ; una carrozzina per esempio consente ad un bimbo disabile dei villaggi africani di uscire dall'isolamento, favorire una vita sociale, frequentare la scuola... ; fanno parte del programma anche i necessari e frequenti viaggi in differenti ospedali cittadini  ( Mangochi, Zomba,Blantyre, Lilongwe) per indagini diagnostiche e/o impostazioni di terapie da continuare a domicilio come pure ricoveri di settimane e/o mesi in appositi centri di riabilitazione o ancora in ospedali capaci di provvedere le protesi degli arti qualora ci siano state amputazioni.
E' compito dei volontari del gruppo  turnarsi una  volta alla settimana per accogliere i disabili e i loro famigliari alla sede del gruppo durante le sedute di fisioterapia, aiutarli nell'esecuzione degli esercizi appresi, cucinare loro del porridge ( fatto con una farina particolarmente proteica e calorica ) che viene distribuito una volta terminata la fisioterapia; i pochi volontari capaci di leggere e scrivere sono impegnati nella raccolta dati dei nuovi casi entrati nel programma e nell'aggiornamento delle cartelle degli altri...cosi' da poter avere una sorta di registrazione e facilitare il necessario "follow up". Il pick up del gruppo si adopera per il trasporto dei casi più' gravi e...più' distanti cosi' da incentivare le famiglie interessate al proseguimento del programma che, ovviamente, perche' dia risultati, richiede tempi lunghi.
Il lavoro più' impegnativo dei volontari e'  comunque quello a domicilio...  : visite domiciliari regolari e frequenti incoraggiano gli utenti a proseguire il cammino proposto facendoli sentire "NON DA SOLI" e consentono il necessario "follow up" ossia la verifica che quanto e' stato insegnato venga poi messo in pratica quotidianamente e quindi che il bimbo/la persona disabile riceva le giuste attenzioni e cure.
Una volta all'anno e' prevista la formazione e l'aggiornamento per i volontari come pure una riunione con i capi villaggio  dell'intera zona cosi' da sollecitare il loro interesse ed il loro impegno verso le fasce più' vulnerabili della popolazione.

Per informazioni potete scrivere a : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.